DAL VIGNETO…

DAL VIGNETO…

Dicembre è il momento perfetto per tirare le somme, rallentare un pochino il ritmo e meditare sull’anno che sta giungendo al termine. Per noi vignaioli, è il momento giusto per analizzare la vendemmia appena passata e le caratteristiche dell’annata, iniziando già col pensiero ad assaporare i vini che verranno. La vendemmia 2019 è stata caratterizzata da un lieve calo di produzione, circa il -15%, a beneficio però della qualità e dell’equilibrio. Equilibrio che è stato riscontrato in tutto l’andamento climatico dell’anno, nonostante un inizio caratterizzato da prolungata siccità per i primi tre mesi e poi piogge e basse temperature dall’inizio di Aprile fino alla fine di Maggio. Lo sviluppo vegetativo iniziale ha subìto un avvio a rilento con il posticipo di circa due settimane rispetto all’andamento vegetativo degli ultimi anni, ma in linea con un andamento più tipico e  tradizionale. Il mese di giugno, con un clima soleggiato e i suoli con ottime riserve idriche, ha favorito un rigoglioso sviluppo vegetativo che ha richiesto molta attenzione in vigna, con la gestione dei diradamenti che sono stati effettuati sovente durante tutta l’estate e con estrema cura e precisione. Dopo un periodo particolarmente caldo e asciutto tra fine giugno e inizio luglio, la stagione estiva è proseguita con temperature sempre alte ma alternate a eventi piovosi. Rispetto a una previsione iniziale di un’annata anticipata, lo sviluppo vegetativo abbondante ha fatto sì che la maturazione delle uve rallentasse rendendo ottimali i tempi per la maturazione fenolica, soprattutto per il Nebbiolo, che è stato vendemmiato per ultimo nella seconda parte del mese di Ottobre. La vendemmia è iniziata invece circa a metà settembre con la raccolta del Dolcetto, immediatamente seguito dalla nostra Nascetta, da sempre caratterizzata da maturazione tardiva, e dalla Barbera, tra fine settembre e gli inizi di Ottobre. In generale le uve presentano dei parametri ottimi e di alta qualità, con una perfetta maturazione fenolica, buon tenore zuccherino e buona acidità. L’annata 2019 si può quindi considerare un’annata tradizionale, con un ciclo vegetativo equilibrato e una maturazione in tempi più tardivi rispetto alle annate precedenti, donando ai vini le giuste caratteristiche per potenziali lunghi invecchiamenti.

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